Juventus-Venezia 2-2: le pagelle, Vlahović glaciale, ma troppe ombre sui bianconeri. Idzes e Ellertsson brillano

In una serata altalenante all’Allianz Stadium, la Juventus si salva grazie al rigore di Vlahović nei minuti di recupero. Prestazione da incorniciare per Idzes e Ellertsson nel Venezia, mentre Gatti e compagni alternano luci e ombre.

Pagelle Juventus

Di Gregorio – Voto 5.5
Due gol incassati, ma è difficile attribuirgli grandi colpe. Qualche uscita pericolosa nel primo tempo mostra comunque la sua reattività.

Savona – Voto 5
Prestazione insufficiente. Sul primo gol del Venezia, la marcatura su Ellertson è del tutto inefficace. (80’ Fagioli – Senza voto)

Gatti – Voto 6
Segna un gol importante, ma la sua deviazione sfortunata contribuisce al vantaggio degli ospiti.

Kalulu – Voto 6
Mostra buona personalità e riesce a gestire la situazione senza troppi problemi.

Danilo – Voto 6
Prestazione inferiore rispetto all’ultima partita contro il City. Fa il suo, ma non viene mai realmente messo alla prova. (85’ Locatelli – Senza voto)

McKennie – Voto 5
Partita deludente, troppa confusione in mezzo al campo.

Thuram – Voto 6.5
Lotta, recupera palloni e prova ad attaccare gli spazi, rendendosi uno dei pochi davvero attivi in fase offensiva.

Weah – Voto 5
Non si vede quasi mai. Troppo poco in una partita che richiedeva maggiore incisività. (65’ Conceicao – Voto 6.5: porta freschezza e vivacità, con il rigore finale nato da una sua conclusione).

Koopmeiners – Voto 5
Un’altra prova incolore. Si muove tanto, ma non riesce mai a trovare la giocata decisiva. Dov’è finito il vero Koopmeiners? (65’ Douglas Luiz – Voto 6: entra con il giusto atteggiamento, servendo una bella palla a Vlahovic).

Yildiz – Voto 5.5
Alcuni spunti interessanti, ma manca la continuità necessaria per incidere. (85’ Nico Gonzalez – Senza voto)

Vlahovic – Voto 5.5
Realizza il rigore che evita la sconfitta, ma il suo apporto è comunque insufficiente.

Allenatore: Motta – Voto 5
Un altro pareggio che pesa. La squadra appare prevedibile e incapace di chiudere partite che, sulla carta, dovrebbero essere alla sua portata.

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